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Parrocchia Santa Barbara Vergine e Martire
29ª domenica ordinaria 20 Ottobre 2024
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Isaia 53,10-11; Sal 32,4-5.18-20.22; Ebrei 4,14-16; Marco 10,35-45
Dalla 29a domenica ordinaria a Cristo re dell’universo.
Le ultime domeniche dell’anno liturgico offrono un crescendo escatologico, che
dall’immagine del Servo del Signore arriva fino alla regalità di colui che viene
condannato a morte. Il tema ricorrente è riconoscere il manifestarsi della gloria di Dio
nell’umiltà.
È questo l’invito rivolto a chiunque voglia mettersi in gioco per costruire il
Regno di Dio e prendere parte alla salvezza. Il ricordo dei defunti e la solennità dei
santi richiamano la necessità di decidersi per il Signore e di agire secondo la sua Parola.
È questo il fondamento della fede, per Israele e per la chiesa oggi, nell’attesa ultima del Figlio, colui che solo
giudicherà il mondo e l’umanità con il metro dell’amore e di quanto ci siamo spesi per gli altri.
Ad accompagnare il cammino c’è il riferimento costante alla Lettera agli Ebrei che approfondisce il sacerdozio
di Cristo e il suo ruolo unico e irripetibile nell’incarnare l’amore di Dio ed essere così mediatore definitivo della
sua salvezza.
«Uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» Marco 10,37
La vera gloria del Servo. L’oracolo di Isaia (prima lettura) presenta la figura del
Servo, rivelando che è Dio stesso a permettere la sua persecuzione. Nel v. 11 si
annuncia poi un capovolgimento che prefigura il mistero pasquale di Gesù Cristo:
dopo aver attraversato il suo «intimo tormento», il servo potrà vedere la «luce»,
saziandosi della conoscenza di Dio. Il Salmo 32 traduce in parole la preghiera del
servo sofferente che ripone la propria speranza in Dio. La seconda lettura, tratta
dalla Lettera agli Ebrei, definisce Gesù «sommo sacerdote grande» perché, risorto
dai morti, ha attraversato i cieli, ha vinto la morte e il peccato, ed è alla destra di
Dio. La lettura si conclude invitando tutti ad avvicinarsi a Dio, in «piena fiducia,
perché solo in Lui si trovano «misericordia» e «grazia». Nel vangelo, di fronte alla
richiesta ambiziosa dei figli di Zebedèo, Gesù rivela il cuore del suo ministero: il Figlio è venuto nel mondo per servire
e divenire schiavo di tutti, obbedendo al Padre e riscattando l’umanità con il dono della sua stessa vita.
Messaggio della domenica
Al centro della liturgia della Parola di questa domenica vi è la missione del Cristo che è venuto «per servire e dare la
propria vita in riscatto» per tutti. Gesù vuole educare i suoi discepoli in questa prospettiva anche se il punto di partenza
è diametralmente opposto, perché Giacomo e Giovanni chiedono per ottenere ciò che vogliono dal Signore e gli altri
dieci apostoli nella loro indignazione non fanno altro che smascherare come anche loro sono interessati ad avere un
posto di onore accanto a Gesù. La pagina del vangelo mostra il tentativo del Signore di educare i suoi apostoli a compiere
la stessa missione di Gesù. Già la prima lettura nel tratto del Quarto canto del Servo del Signore, che nella tradizione
cristiana si riconosce attuato da Gesù, aveva esplicitato come il «giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà
le loro iniquità» e il salmo responsoriale aveva tradotto questo modo di sacrificarsi in preghiera di richiesta di aiuto e
sostegno nell’affrontare questo percorso. Anche la seconda lettura afferma la fiducia di trovare grazia ed essere aiutati
al momento opportuno.
COMUNICAZIONI:
SABATO 26 OTTOBRE ORE 12:00 INCONTRO CON IL CONSIGLIO PER GLI
AFFARI ECONOMICI.
MERCOLEDI’ AL MATTINO UFFICIO PARROCCHIALE IN ORATORIO.
IL MERCOLEDI’ DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 12:30 E DALLE 16:00 ALLE 17:30.
SISTEMAZIONE DEGLI AMBIENTI PARROCCHIALI. CHI HA DISPONIBILITA’ DI TEMPO E’ IL BENVENUTO.
ANCORA NEL MESE DI OTTOBRE ISCRIZIONI PER LA CATECHESI ANNO 2024/2025:
DAL LUNEDI’ A VENERDI’ DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 18:30.
SI POSSONO RITIRARE I MODULI PER LE ISCRIZIONI AL CATECHISMO.